lunedì 11 giugno 2007

PRISCILLA E IL MOSTRO DEL FIUME

La castorina Priscilla arrivò, dopo un lungo viaggio, sulla sponda del fiume azzurro. Il posto era così bello che decise di fermarsi per mettere su casa. Mentre si accingeva a sistemare le sue cose, sentì un vocione che le diceva:"Cosa vuoi! Vattene via, questo posto è mio!"
Priscilla si voltò e vide un gigante blu, con un testone enorme pieno di ispidi peli. Per nulla intimorita gli rispose per le rime:"Questo posto e di tutti e ci resto finchè mi pare e piace!".
Il mostro, con l'intenzione di farla scappare via, lanciò un urlo spaventoso, ma la castorina, serafica, gli disse:"Temo che fra un pò avrai un gran male perchè i tuoi dentoni sono cariati". Il mostro, offeso, se ne andò via tutto impettito.
Per alcuni giorni Priscilla non lo vide più. Il mostro, che durante il giorno aveva l'abitudine di dormire, invece non riusciva più a chiudere occhio. Priscilla infatti cantava sempre a squarciagola e sguazzava chiassosamente nel fiume per trasportare i rami secchi.
Il mostro si rodeva di continuo pensando che Priscilla gli aveva rovinato la sua bella solitudine, era felice, ed in più non aveva alcuna paura di lui ! Gli altri animali, alla sua vista, tremavano e scappavano a zampe levate. Lei invece no! Egli si consolava fantasticando tremende vendette nei confronti di Priscilla, ma, in realtà, non voleva ammettere a se stesso che si stava abituando alla sua presenza.
Priscilla, nel frattempo, aveva preparato la sua comoda tana e sperava ardentemente di incontrare un bel castoro con cui mettere su famiglia. Di tanto in tanto dava una sbirciatina al mostro che, quando dormiva, russava come un mantice. Quella rumorosa presenza le dava tuttavia un senso di sicurezza e compagnia, finchè anche lei, pian piano si rese conto di essergli affezionata.
Una mattina raccolse delle fragole e le lasciò vicino al puzzolente giaciglio del mostro. Quando egli si svegliò, alla vista delle fragoline, si commosse ed una lacrima scivolò sul suo brutto viso. Priscilla, che si era appostata dietro un cespuglio per spiarlo , lo vide improvvisamente sciogliersi come neve al sole. Spaventata chiuse gli occhi. Quando li riaprì vide un castoro in mezzo ad una pozza di acqua blu. Titubante si avvicinò al castoro che, non appena la vide, le disse :"Una volta ero un castoro arrogante e superbo.Un mago, per punirmi, mi aveva trasformato in un mostro. Grazie a te, l'incantesimo si è spezzato, perchè, per la prima volta, ho saputo apprezzare un gesto di amicizia".
Priscilla ed il castoro si innamorarono e vissero per sempre felici e contenti lungo le sponde del fiume azzurro.
adima gabriela