martedì 1 gennaio 2008

LA BEFANA VIEN DI NOTTE...

La Befana era molto affaccendata. Correva da una parte all'altra, preparava pacchi e pacchetti, nastri e decorazioni. Lei non aveva gli gnomi come babbo Natale, ma una vecchia fantesca che non riusciva più a trascinare le gambe tanto era stanca di correrle dietro. Ma il gran giorno si avvicinava e tutto doveva essere perfetto: regali pronti, scopa revisionata, carbone lucido...insomma una gran fatica. La Befana essendo vecchina aveva qualche difficoltà a guidare la scopa. Durante il tragitto incontrava di tutto: dagli uccelli agli aerei che doveva scansare con estrema maestria. Rimpiangeva i tempi in cui tali modernità non esistevano, al massimo doveva evitare le aquile e qualche freccia. Ma torniamo ai preparativi. La Befana aveva lavato e stirato i suoi vestiti, i soliti da mille e mille anni, qualche rattoppo e voilà potevano ancora andare...Le scarpe invece no! La befana rimuginava una vecchia filastrocca e tra sè diceva:"Se becco chi ha sparso la voce che vado in giro con le scarpe rotte..!" Lei alle scarpe ci teneva tantissimo, ne aveva centinaia di tutti i colori ed ogni anno le cambiava per intonarle a qualche nuovo rattoppo del suo vestito. Una piccola civetteria alla quale non riusciva a rinunciare da mille e mille anni.
Mezzanotte del cinque gennaio: tutto era pronto, compreso l'elenco dei bimbi buoni, buonini, un pò cattivi e cattivissimi. Il carbone avrebbe fatto riflettere questi ultimi e magari il prossimo anno avrebbero ricevuto un bel regalo.
La Befana con un balzo da cavallerizza salì sulla sua scopa che partì come un razzo intorno al mondo dei bimbi. Ogni bimbo aveva appeso una lunga calza ai bordi del letto o sotto il camino aspettando con ansia la magica vecchina. Tutte le marachelle venivano ricordate nella speranza che la Befana, essendo vecchia, se le fosse invece scordate ...vana illusione ...che sonno...
Buona Epifania a tutti i bimbi!
Adima Gabriela