La bianca casetta era immersa nel verde bosco. Da anni gli abitanti del villaggio ne conoscevano l'esistenza ma nessuno aveva mai compreso chi l'abitasse. D'inverno il comignolo fumava ma degli inquilini nemmeno l'ombra. Così gli abitanti del villaggio avevano iniziato a fantasticare e le chiacchiere si sprecavano. Le vecchie comari non avevano più freni: parlavano tra loro di fantasmi, di mostri ...e più parlavano più si convincevano della loro esistenza!
Alla fine tutti gli abitanti quando passavano nel bosco e vedevano in lontananza la casetta acceleravano il passo provando dei piccoli brividi di terrore. I bambini, intimoriti dalle continue raccomandazioni dei grandi, non giocavano più nel boschetto, privandosi della bellezza di quel luogo.
Un giorno due ragazzi, stanchi delle continue chiacchiere degli adulti, decisero di andare a giocare proprio nel boschetto: la giornata era soleggiata e luminosa ed in lontananza si vedeva la casetta bianca...Si misero a giocare con il pallone sentendosi felici e finalmente liberi di muoversi. Ma i palloni si sa volano lontano se colpiti con forza... e così i ragazzi si ritrovarono senza volerlo accanto alla mitica casetta bianca!
Si guardarono intorno un pò timorosi temendo di essere assaliti improvvisamente da chissà quale mostruosa creatura...ma nulla accadde!
Girarono pian piano intorno alla casetta, notarono che aveva le finestre semichiuse e che dall'interno proveniva un buon odorino di dolci...
"Salve ragazzi! Finalmente vedo qualcuno!" I due ragazzi spaventati fecero un salto...si girarono al suono della voce ma non videro nessuno.
"Sono qui, guardate giù, in mezzo all'erba!"
I due ragazzi abbassarono il capo e videro un omino piccino, un nanetto grazioso con un buffo capellino nero immerso nell'erba del prato. Anche l'omino li guardava incuriosito e sembrava quasi felice di vederli. Non aveva i dentoni di un mostro, non sembrava un fantasma ....era solo basso di statura. I ragazzi gli chiesero chi fosse e da quanto tempo abitasse nella casetta bianca. L'omino non si fece pregare e parlò ininterrottamente per ore. Spiegò che la sua famiglia viveva in quella casa da molte generazioni ma essendo dei nanetti nessuno riusciva a vederli. Spesso l'erba del bosco era più alta di loro. Dopo li fece entrare nella casetta dove la piccola moglie stava sfornando una torta profumata circondata da due piccoli bimbi.
I ragazzi trascorsero una giornata allegra, risero, scherzarono e mangiarono. Quando si accomiatarono il piccolo omino disse ridendo:"La prossima volta quando verrete a trovarmi sarete sicuramente più tranquilli. Dite agli abitanti del villaggio che nessun mostro vi ha divorato"!.
I due ragazzi fecero ritorno al villaggio con la consapevolezza che le chiacchiere sono come le ciliegie : una tira l'altra, solo che le chiacchiere diventano sempre più grandi, le ciliegie purtroppo no! Raccontarono l'accaduto ai loro genitori e fecero capire agli abitanti del villaggio che i mostri esistevano solamente nella loro lingua lunga. Gli abitanti capirono la lezione, ripresero a frequentare il bosco e col tempo diventarono amici dei nanetti.
Adima Gabriela
Nessun commento:
Posta un commento